La Valle d'Aosta, con il suo paesaggio montuoso mozzafiato e la sua ricca tradizione vinicola, è una gemma nascosta nel panorama enologico italiano. Nonostante sia la più piccola regione d'Italia, questa terra offre una varietà sorprendente di vini che riflettono il carattere unico del suo terroir. Le vigne che si arrampicano sui ripidi pendii delle Alpi producono uve di alta qualità, grazie a un microclima particolarmente favorevole e alla dedizione dei viticoltori locali.
Le cantine della Valle d'Aosta sono note per la loro capacità di combinare tecniche tradizionali con innovazioni moderne, offrendo vini che sanno esprimere al meglio la complessità e la bellezza della regione. Tra le varietà di uve più famose troviamo il Petit Rouge, il Fumin, il Cornalin e il Prié Blanc, che danno vita a vini rossi intensi e aromatici, così come a bianchi freschi e minerali.
Cantina Les Cretes

Situata ai piedi del castello di Aymavilles, Cantina Les Cretes è il perfetto esempio di come le idee del committente riescano a trovare una reale rappresentazione grazie al lavoro dell’architetto. Un progetto volto all’integrazione con il territorio, ma soprattutto alla realizzazione di un edificio che esprimesse al meglio l’identità e l’unicità aziendale.
I materiali della tradizione locale incontrano l’innovazione delle idee progettuali dell’architetto. Le grandi vetrate creando una continuità con l’ambiente esterno e contribuiscono ad avere una visuale sul panorama che qui si può ammirare.
Il nome Rifugio del Vino non è casuale. Si tratta, infatti, di un luogo dove gli amanti del vino possono trovare un riparo, un focolare attorno cui scaldarsi. Un classico esempio di architettura di montagna, di un vero e proprio rifugio alpino valdostano, dove sentirsi accolti. Anche l’utilizzo dei materiali locali contribuisce a rafforzare ancor di più il rapporto con il territorio.
Azienda Vitivinicola Selve
Un’azienda a carattere familiare, nata nel 1948, e gestita tutt’oggi dalla famiglia Nicco. Solo due ettari vitati in un’esaltazione totale dell’uva Nebbiolo, una varietà documentata in zona sin dal periodo medioevale. Già i vigneti della Tenuta Selva sono spettacolari, arroccati su ripidi terrazzamenti che ospitano cinque diversi Cru, ognuno capace di trasmettere caratteristiche diverse alle uve coltivate. Le vigne vengono curate in regime biodinamico, seguendo le fasi lunari, cercando di rispettare il più possibile lo sviluppo naturale dell’uva, a seconda dell’andamento climatico di ogni annata. Un numero limitato di bottiglie e una gamma di sole due etichette: i vini prodotti sono delle vere perle da gustare, affinati in botti di rovere o di castagno.
Una visita imperdibile per ammirare la magnificenza del territorio, con le sue uve allevate a pergola per catturare al massimo la magia dei raggi solari.

La Kiuva

La Kiuva è la meta regina per chi vuole assaporare lo charme particolare dei rossi di Arnad-Montjovet. Siamo proprio ad Arnad, dove nel 1975 è nata questa cooperativa, la prima riconosciuta dalla regione autonoma di Valle d’Aosta. I suoi vini hanno una storia e, con il passare degli anni e l’esperienza sempre in crescita, sono aumentati di numero, senza perdere in qualità. Una gamma ampia e ben diversificata di etichette. Si inizia con il fascino opulento degli Arnad-Montjovet, da uve Nebbiolo: nettari capaci di sposare la celebra fonduta alla valdostana e, nelle versioni più affinate, anche ricette ricche con ragù di cacciagione e formaggi stagionati. Una produzione in cui si fanno notare anche gli spumanti, da uve di Pinot Grigio e Chardonnay, deliziosi per portare un tocco di mare tra queste alte montagne. Per fortuna che, quando visiti la Kiuva, hai subito l’opportunità di provare tali abbinamenti con i cibi, vista la presenza del loro ottimo ristorante … e così che i loro vini ti restano nel cuore!
La Vrille
Con la Vrille, sei nel comune di Verrayes, letteralmente nel cuore della Valle d’Aosta, un punto in cui passava la via Francigena. Un’azienda fondata nel 2005 e gestita da Hervé Deguillame, con due ettari vitati rivolti verso Sud, sulla riva Nord della Dora Baltea, a circa 650 metri d’altitudine.
Il loro Chambave Muscat Fletrí è stato recentemente premiato con i 3 bicchieri del Gambero Rosso: sulla bontà dei vini creati dalla famiglia non si discute. Assaggi che meritano da soli e, ancora di più, se assaporati direttamente alle origini, grazie alle speciali degustazioni organizzate in cantina con tavoli che, nella bella stagione, vengono allestiti direttamente tra le vigne. Una visita d’eccellenza per scoprire tutte le sfumature e la bontà, in versione secca e passita, del Moscato di Chambave. Se, poi, hai voglia anche di vini rossi, non temere! La Vrille ti saprà deliziare anche con il fascino delle uve autoctone di Fumin e con il loro Chambave Rosso a base di Pinot Noir.

Les Granges

Siamo a Nus, un luogo speciale d’Inverno come in Estate. Ecco perché quest’azienda vinicola ha ben pensato ad associare la produzione di vini alla gestione di un albergo dotato di panorami da sogno. Circondata da vigneti, quest’azienda, a gestione biodinamica sin dal 2012, è guidata da una famiglia di agricoltori a tutto tondo. Una tenuta autosufficiente che, oltre all’uva, coltiva anche cereali ed ortaggi: tutti prodotti che puoi apprezzare nel ristorante aziendale. La meta perfetta per apprezzare appieno la natura del luogo, anche grazie a delle camere e una struttura costruite seguendo i moderni principi della bioedilizia.
I loro vini, come la qualità dell’accoglienza offerta, sono tipici e generosi. Bianchi e rossi, secchi e dolci, in cui spicca l’anima delle uve. Scegli quali ti piacciono di più: il rosso Cornalin, creato dalle uve omonime, perfetto con i formaggi, il rosso Fumin, ottimo con la cacciagione, e poi il loro profumatissimo Nus Malvoisie secco, da uve di Pinot Grigio. Dopo averli provati, te li vorrai portare dietro per tutta la vacanza.
Grosjean Vins

Grosjean è un’azienda che da generazioni lavora con la terra e i suoi frutti.
Grosjean, però, non è solo una cantina valdostana di viticoltori che produce vini e li fa degustare ma è, prima di tutto, una famiglia.
Perché, come in tutte le cose e in un’azienda di vini eroici soprattutto, è il fattore umano che fa la differenza, soprattutto adesso che siamo immersi in un mondo che, con i suoi ritmi frenetici e la sua socialità virtuale, tende a soprassederlo.
Le prime vere testimonianze della presenza di una famiglia Grosjean in Valle d’Aosta risale ai primi decenni del 1600, quando, per volere dell’allora Ducato di Savoia, alcune famiglie originarie della Savoia e Borgogna furono invitate a ripopolare la nostra Valle dopo la terribile strage causata dalla Peste del 1630.
Quando si parla di viticoltura in Valle d’Aosta, non si può non parlare di Viticoltura Eroica. E’ da molto tempo che si parla di viticoltura eroica per definire quella coltura della vite fatta in luoghi difficilmente accessibili e dove la lavorazione richiede talmente tanti sforzi e dedizione da renderla necessariamente eroica.