La Campania, regione ricca di storia, cultura e bellezze naturali, è anche una terra di eccellenza enologica. Le sue cantine, alcune delle quali vantano secoli di tradizione, producono vini di altissima qualità apprezzati sia in Italia che all'estero. La diversità del territorio campano, che spazia dalle colline del Sannio alle pendici del Vesuvio, dalle fertili terre dell'Irpinia alle coste della penisola sorrentina, offre un terroir unico che si riflette nella straordinaria varietà e complessità dei suoi vini.
Tra le eccellenze della produzione vinicola campana si trovano vitigni autoctoni come l'Aglianico, il Greco di Tufo, la Falanghina e il Fiano, ognuno dei quali esprime caratteristiche distintive grazie al clima mite e alla particolare composizione del suolo. Le cantine della regione non sono solo luoghi di produzione, ma vere e proprie esperienze enoturistiche, dove i visitatori possono scoprire i segreti della vinificazione, degustare etichette pregiate e immergersi nella storia e nella cultura del vino.
Cantine Astroni
Questa Tenuta vinicola si trova in un luogo eccezionale, dal punto di vista paesaggistico, alle pendici del cratere degli Astroni, oggi un’area naturalista protetta dal WWF.
Visitando Cantine Astroni si diventa enonauti. Quello offerto dalla famiglia Varchetta, custode della Tenuta sin dal 1891, è un tour completo che racconta l’intera storia del territorio e delle sue uve. Un viaggio in cui scoprirai dove e come vengono coltivate, per essere poi trasformate in vini caratteristici e gustosi. Gli assaggi proposti costituiscono un vero laboratorio di degustazione sensoriale, in cui ognuno può esprimere la sua opinione e le sue considerazioni sul vino, in piena libertà. Davvero un’esperienza all’insegna della scoperta. Un percorso che può essere personalizzato scegliendo i vini da assaggiare. Infatti, la cantina ha organizzato delle vere degustazioni tematiche, per assaporare i vini a diversi livelli, magari accompagnandoli a stuzzichini o a vere e proprie ricette locali.
A Cantine Astroni sanno bene come farvi scoprire il mito dei Campi Flegrei.
La Sibilla
Nel 1997, la famiglia Di Meo ha fondato l’Azienda Vinicola La Sibilla, nel comune di Bacoli, con la forza di cinque generazioni di vigneron alle spalle. I vini creati da Vincenzo Di Meo sono distintivi del territorio, realizzati con il massimo rispetto della materia prima e, pertanto, carichi di passione. Alla Sibilla potrai gustare il gusto sapido e ricco delle tipiche Falanghine dei Campi Flegrei accanto al sapore mediterraneo e minerale del Piedirosso, vinificato in purezza con gran successo: uno di quei vini che, assieme al Gragnano della Penisola Sorrentina, sa proprio il fatto suo in abbinamento alla classica Pizza Margherita.
Una visita che porterai nel cuore, grazie all’animo squisitamente verace dei vini proposti in degustazione e ai paesaggi emozionanti che si ammirano dalle vigne di famiglia. Luoghi in cui la generosità è di casa.
Pietratorcia – Ischia
Definita un’“isola Flegrea”, poiché nata dall’attività vulcanica, sembra tuttavia avere una storia geologica indipendente da quella dei vicini Campi Flegrei. Una diversità che traspare anche da un punto di vista vinicolo e, di fatto, Ischia ha una sua DOC.
Anche quando sei in questa splendida isola, puoi goderti degli ottimi vini e partecipare a visite interessanti, come quella alla Cantina Pietratorcia. Situata a Forio d’Ischia, l’azienda nasce da un’idea importante, quella di riunire le antiche famiglie di vignaioli dell’isola per la realizzazione di una produzione tipica, di nicchia, di grande qualità e pensata per il pubblico, affinchè possa apprezzare le tradizioni agricole strettamente ischitane. Nel ristorante della Cantina potrai apprezzare il fascino di vitigni particolari come il Biancolella e il Forastera e gustare il loro inimitabile Ischia Bianco DOC che unisce entrambe le uve in un magnifico blend. Una degustazione che viene impreziosita dall’allestimento rustico e chic della location e arricchita da un’eventuale passeggiata tra i filari vitati, da cui si può ammirare il mare e l’entroterra, con il famoso monte Epomeo al suo centro.
Marisa Cuomo
I vini di Marisa Cuomo sono pluripremiati, apprezzati di anno in anno, per gusto e unicità.
Visitando questa rinomata cantina, conoscerai le sottozone vinicole di Ravello e Furore, dove sorge la Tenuta, fondata dalla famiglia Cuomo in collaborazione con oltre sessanta conferitori di uve. Un territorio particolare della Costiera, amato da tutti gli appassionati di trekking, poiché offre percorsi dagli scenari emozionanti, tra cui sorgono proprio quei vigneti eroici in cui nascono e crescono le uve da cui prendono vita i vini dell’azienda. Emblematico dell’unicità della produzione, firmata Marisa Cuomo, è il Fiorduva, creato da rari vitigni, conosciuti solo localmente, come il Ripoli, il Ginestra e il Fenile; ma l’azienda si è fatta custode anche di altre uve rare, esclusive della zona. L’esperienza in casa Cuomo è speciale, con quelle vigne arroccate sui pendii scoscesi e rocciosi del golfo di Furore e una gamma di vini che rispecchia l’animo audace e ricercato dei suoi luoghi.
Con tali nettari in campo, normale che il ristorante della Cantina si chiami Bacco. Non perderti le sue specialità, enoiche e culinarie!
Cantine Antonio Caggiano
Con Antonio Caggiano sei proprio a Taurasi. Fondata nel 1990, dalla famiglia omonima, quest’azienda riesce a trasmettere, durante ogni visita, la passione che, da sempre, la lega a questo territorio.
Visitandola, entrerai in un mondo di gusto e di cultura, un vero museo del vino che nel tempo ha saputo custodire attrezzi e tradizioni della vitivinicoltura locale. I loro vini, premiati con importanti riconoscimenti, in Italia come all’estero, meriterebbero ben più di una degustazione. Per fortuna che alle Cantine Antonio Caggiano si può anche approfittare della goduriosa ospitalità del loro ristorante, chiamato Salae Domini, utilizzato per le degustazioni, per chi desidera solo una pausa golosa e per chi vuole celebrare una ricorrenza … d’altronde sa offrire insieme bellezza e sapore.
Non per caso, nel 2019, questa Tenuta irpina si è aggiudicata il riconoscimento di “cantina golosa” dell’anno.
Cantina Casa Setaro
Casa Setaro è una storica realtà vinicola situata a Trecase, in provincia di Napoli, e i suoi dieci ettari di vigneti si arrampicano sulle vulcaniche pendici del Vesuvio, fatto di lapilli e pietra lavica. L’area è tutelata come Parco Naturale per la sia biodiversità e fertilità dei suoli ed è qui che Massimo Setaro, affiancato dalla moglie Mariarosaria, raccoglie l’eredità enologica delle generazioni che lo hanno preceduto: dopo aver appreso le basi della viticoltura tradizionale Massimo ha deciso che era giunto il momento di innovare la cantina di famiglia, attraverso l’installazione di tecnologiche innovazioni di respiro contemporaneo, per poter diffondere nel miglior modo la cultura delle sue vulcaniche etichette vesuviane.
Le varietà di uve che Casa Setaro coltiva sono da riconoscere nelle varietà autoctone campane, nello specifico della zona del Vesuvio e possono vantare tra di loro anche un vitigno praticamente sconosciuto, noto alla famiglia Setaro da generazioni ma mai del tutto divulgato come ora: il Caprettone, vitigno vesuviano a bacca bianca a partire da cui massimo elabora il Lacryma Christi bianco e un innovativo spumante metodo classico. Non mancano poi i tipici Falanghina, Aglianico e Piedirosso, che deve il suo nome al colore che assumono i grappoli in maturazione, simile a quello delle zampe di colombo.
La cantina Casa Setaro gestisce i suoi vigneti con amore per la natura, conoscenza della terra, passione e dedizione: prende il suo nome dalla filosofia che Massimo pone alla base di questa impresa, volendo sottolineare come l’azienda vinicola miri ad avere radici solide come quelle delle viti centenarie che crescono rigogliose sui suoli vesuviani, trasmettendo la pace e la serenità che il concetto “casa” veicola tramite sé. Infatti anche la cantina è un tutt’uno con i locali della casa di famiglia, scavata sotto la roccia vulcanica per mantenere una temperatura ed umidità costante durante tutto l’anno. Prima di entrare in cantina, i grappoli ottenuti da ogni vendemmia subiscono diverse selezioni, per assicurare ai processi di vinificazione solo le uve più integre e sane e sfociare finalmente in avvolgenti bottiglie che raccontano con fedeltà un terroir profondamente vulcanico e minerale.